Perché le piante si ammalano?

I fattori organici ( vegetali , animali …) e  inorganici (terreno , acqua , aria ..) risultano strettamente connessi all’esistenza  di ogni organismo instaurando un equilibrio che non può essere distrutto. Uno di questi equilibri è il terreno che è un organismo vivente il quale la maggior parte delle volte non viene preso in considerazione.

Il terreno è troppo spesso danneggiato da apporti sconsiderati, incompleti e squilibrati di concimi chimici, di conseguenza le piante sono stressate da questi squilibri, si indebolisce il loro stato di salute, e diventano sempre più facilmente preda di patogeni (fungini, batterici, virali, ecc.) e di insetti fitofagi. Non rimane altro che ricorrere all’uso dei fitofarmaci, che se da una parte riducono i danni alle piante, hanno effetti collaterali negativi certi che ancora non conosciamo bene o per nulla. Purtroppo, è molto diffusa l’opinione che tanto ci sarà il prodotto chimico “riparatore” dell’errore umano. Eccessive somministrazioni di fitofarmaci, spesso effettuate senza che vi sia la reale necessità, contribuiscono seriamente all’inquinamento dell’ambiente e delle coltivazioni.

Nelle tecniche convenzionali il terreno è qualcosa di inanimato, da manipolare senza un minimo di visione globale. È evidente che una volta rotto l’equilibrio si deve percorrere una strada in salita per rimediare.

Quando una piante viene attaccata è un chiaro segnale che c’è una causa che ha rotto l’equilibrio nel quale la pianta stava precedentemente bene, pertanto sarebbe intelligente capire dove e come sono stati fatti degli errori e comprendere dove è il problema.

Si deve concepire la concimazione non come nutrimento diretto delle piante, bensì, quanto occorre al potenziamento della vita microbiologica nel terreno, indispensabile substrato per la crescita equilibrata delle piante.
Pertanto , andrebbero utilizzati concimi minerali a lenta cessione, i quali si inseriscono nel metabolismo del terreno riducendo al minimo gli scompensi dell’attività dei microrganismi che sono indispensabili per garantire la disponibilità dei sali minerali necessari alle piante per uno sviluppo equilibrato. Abbiamo osservato che ovunque si manifestino fitopatie e attacchi di insetti le piante sono stressate e indebolite.

Ovunque siamo intervenuti correggendo gli errori più comuni (nutrizionali, gestione del suolo, potature, fitofarmaci, irrigazione ecc.) apportando prodotti naturali costituiti da catalizzatori minerali, enzimi e consorzi microbici si verifica una diminuzione delle condizioni di stress. Inoltre, questi prodotti naturali esercitano una straordinaria azione di esclusione competitiva nei confronti dei patogeni, fortificano il sistema di difesa delle piante e disintossicano pianta e suolo. In questo modo è la pianta stessa che reagisce e si avvia alla guarigione e si ostacola la diffusione delle fitopatie.

Nessuno può sapere meglio della pianta come deve difendersi, è sufficiente fornirle i mezzi

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