Concimi per agricoltura biologica: cosa cambia con il nuovo Decreto del 17 Gennaio 2017.

Il 17 Gennaio 2017 è una data importante per il mondo dell’agricoltura biologica.

Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha infatti pubblicato un nuovo decreto aggiornando la lista ufficiale dei concimi per agricoltura biologica.

In particolare questo nuovo Decreto Ministeriale rappresenta un aggiornamento degli Allegati numero 6 e numero 13 del Decreto Legislativo n. 75 del 29 Aprile 2010, riguardante il “Riordino e Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge n. 88 del 7 Luglio 2009”.

Vediamo insieme cosa prevede nello specifico questo aggiornamento normativo: in che modo cambia la lista dei concimi ammessi, quali sono le sostanze vietate e quali sono le informazioni a disposizione degli operatori e degli agricoltori per orientarsi meglio nell’acquisto dei prodotti che possono essere usati per la fertilizzazione delle coltivazioni biologiche.

I nuovi fertilizzanti ammessi in agricoltura biologica.

La prima novità introdotta dalla nuova normativa riguarda l’origine dei microrganismi che compongono i fertilizzanti che possono essere impiegati nella coltivazione biologica del proprio terreno.

Sulla base della Normativa Europea di riferimento sulle Produzioni Biologiche, non è più possibile utilizzare concimi contenenti i microelementi previsti dal Regolamento CE 2003/2003 nel caso in cui questi vengano realizzati a partire da Sali che contengono macroelementi come l’azoto e il fosforo.

All’attuale elenco dei prodotti per la concimazione che sono ammessi in agricoltura biologica sono stati aggiunti:

  • concimi Nazionali, come il Digestato Vegetale che deriva dalla miscelazione di sostanze vegetali dopo essere state sottoposte ad un processo di fermentazione o compostaggio anaerobico per la produzione di biogas;
  • Gli Ammendanti, ovvero gli Zeoliti a patto che abbiano un origine completamente naturale e che non siano stati arricchiti con sostanze chimiche;
  • Substrati di Coltivazione, sia di base o misti, che hanno il compito di dare ancoraggio alle radici e di trattenere l’acqua e altri elementi nutritivi. Sono esclusi da questa categoria il letame artificiale, la lana di roccia, la lignite e le schiume poliuretaniche;
  • Prodotti ad Azione Specifica, come l’Idrolizzato Proteico a base di erba medica, l’Idrolizzato Enzimatico di fabacee, il Filtrato di Crema di Alghe, la Soluzione di Filtrato di Crema di Alghe e l’Estratto Fluido Azotato a base di alga MacrocystisIntegrifolia.

Va precisato inoltre che uno qualsiasi dei fertilizzanti ammessi in agricoltura biologica deve essere impiegato quando sussistono specifiche esigenze nutritive della pianta, ovvero quando:

  • Non è possibile sfruttare altre pratiche agronomiche;
  • Non è possibile reperire sufficienti risorse naturali interne ai sistemi colturali.

Nuovi prodotti fertilizzanti, nuove esigenze di etichettatura.

L’esclusione di determinati prodotti sulla base dei microrganismi che li compongono ha reso necessario l’introduzione di nuove esigenze di etichettatura.

In particolare è l’Allegato 13 che gestisce le “Denominazioni del tipo di Fertilizzanti consentiti in Agricoltura Biologica”: da questo momento l’etichetta di ogni prodotto deve specificare la tipologia di sale da cui ha origine il microelemento indicato come componente principale del fertilizzante biologico.

Inoltre devono essere indicate sull’etichetta tutte le materie prime impiegate ed eventuali requisiti aggiuntivi.

L’obbligo di Smaltimento delle Scorte.

Modificare ed integrare le etichette dei concimi per agricoltura biologica non è sufficiente, occore anche smaltire le scorte di quei prodotti esistenti.

Entro 12 Mesi gli addetti ai lavori dovranno smaltire le scorte in magazzino dei prodotti a base di miscele di microelementi, compresi anche i Sali semplici, a base di:

  • Nitrato;
  • Fosforo;
  • Un mix di entrambi.

Se entro questo termine le scorte non sono state smaltite, i prodotti non sono più commercializzabili.

Questo aspetto tuttavia appare un po’ contorto, per questo motivo si resta ancora in attesa dell’interpretazione ufficiale delle Associazioni di Categoria a proposito di quanto stabilito dal Ministero stesso.

Un Registro dei Fertilizzanti sempre consultabile grazie al Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN).

Ricordare perfettamente quali sono i concimi per agricoltura biologica ammessi dalla legge è praticamente impossibile.

Per questo motivo il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) ha creato questa sezione dove produttori, coltivatori, organismi di controllo e tecnici consulenti possono esaminare il Registro dei Fertilizzanti e trovare tutte le informazioni di cui hanno bisogno.

In particolare le ricerche possono essere effettuate utilizzando tre diversi criteri:

  1. Per fabbricante;
  2. Per denominazione del tipo;
  3. Per nome Commerciale.

In alternativa è possibile stampare il Registro stesso; inoltre è possibile scegliere tra un “uso convenzionale” ed un “uso biologico”.

Se, ad esempio, si sceglie di effettuare la ricerca per fabbricante di prodotti fertilizzanti destinati ad uso biologico, si otterrà la lista di tutti i prodotti che quell’azienda ha registrato.

Inoltre di ogni prodotto è possibile conoscere le caratteristiche tecniche specifiche.

Lo strumento messo a disposizione dal SIAN è senza dubbio molto utile e facile da utilizzare, tuttavia ci sono dei prodotti che a seguito della nuova normativa sono ancora in attesa di essere riclassificati.

Per questo motivo, una volta individuato il prodotto di proprio interesse, è bene fare sempre delle ricerche ulteriori di conferma.

Nello specifico ti consiglio di verificare ogni volta quali sono i componenti del fertilizzante nell’elenco dell’Allegato 1 del Regolamento CE 889/2008 e di controllare, sempre facendo riferimento a questa normativa, le condizioni d’uso previste e le valutazioni tecniche sull’impiego di quel determinato prodotto.

È compito dell’operatore biologico iscritto al Registro dei Fabbricanti applicare il metodo biologico nei dettagli e mettere in atto tutte le precauzioni necessarie per garantire che i concimi per agricoltura biologica messi in commercio siano conformi alla norma di riferimento.

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